Oggi, 22 maggio, celebriamo una data fondamentale nella storia dei videogiochi: la nascita di Pac-Man. Nel 1980, infatti, Namco lanciava nelle sale giochi giapponesi quello che sarebbe diventato uno dei titoli più amati e riconoscibili di sempre.
L’idea di Toru Iwatani
Pac-Man è frutto della creatività del game designer Toru Iwatani, che voleva proporre qualcosa di diverso rispetto ai classici sparatutto spaziali, allora molto in voga. La sua missione era semplice: creare un gioco accessibile, allegro e non violento, che potesse coinvolgere anche chi fino a quel momento non si avvicinava alle sale giochi, in particolare le donne.
La forma del protagonista è passata alla leggenda: un cerchio giallo ispirato a una pizza con una fetta mancante.
Con un design immediato e un’idea intuitiva, Iwatani riuscì a dar vita a un personaggio che non aveva bisogno di spiegazioni: bastava guardarlo per capire come muoverlo.
Un gameplay geniale
Il concetto era tanto semplice quanto innovativo: muoversi in un labirinto mangiando tutti i puntini ed evitando i fantasmi. Le “Power Pellet” davano la possibilità di ribaltare la situazione e diventare cacciatore al posto di preda. Un equilibrio perfetto che rese il gioco subito irresistibile.
Un fenomeno culturale
Pac-Man non rimase confinato alle sale giochi. Negli anni ’80 esplose come fenomeno pop:
- generò gadget, cartoni animati e perfino una canzone in classifica (“Pac-Man Fever”);
- entrò nel Guinness dei Primati come uno dei videogiochi più giocati e redditizi della storia;
- divenne il simbolo della cultura arcade e dell’era d’oro dei videogiochi.
Ancora oggi Pac-Man è riconosciuto a livello globale, tanto da comparire in film, serie TV, pubblicità e rivisitazioni moderne su ogni piattaforma possibile.
Un’icona senza tempo
A distanza di 45 anni, Pac-Man continua a farci sorridere con la sua semplicità e a dimostrare che un’idea geniale non ha bisogno di grafica complessa o di storie intricate per rimanere immortale.
Buon compleanno, Pac-Man! Grazie per aver reso il mondo un po’ più giallo.. e molto più divertente.