Nel mentre stavo scrivendo un articolo per comunicare la chiusura estiva del giornale dei ragazzi, rabbrividendo, apprendevo della dipartita di Ozzy Osbourne.
Stampa e televisione si prodigheranno per raccontarne le gesta, di certo citando il 1968, anno di nascita dei Black Sabbath, la storia della decapitazione della testa di un pipistrello, la sitcom The Osbournes, gli eccessi dovuti ad alcol e droga, magari facendo ascoltare qualche estratto di canzone dei Sabbath, oppure dell’Osbourne coadiuvato da Zakk Wylde.
Ozzy Osbourne, frontman e solista dalle doti magnetiche, fu la persona che più d’ogni altra cucì sulla propria pelle il tatuaggio di Rockstar, con annessi e connessi.
Personalmente, accomuno le storicizzate rockstar ai vecchi leoni ed ai pugili sul finire di carriera, per il semplice motivo che mantengono quella residuale energia necessaria per l’ultimo grande incontro.
Incontro che Ozzy Osbourne tenne durante la reunion con i suoi Sabbath, avvenuta il 6 luglio nella citta che gli diede i natali. Mai titolo fu più azzeccato di Back to the Beginning.
Forse questa era una premonizione, che permise di raccogliere 190 milioni di euro da devolvere alla ricerca sul parkinson.
Facendo un azzardato parallelo, quando presentarono alla Piaf la chanson “Non, je ne regrette rien”, lei disse: “è la mia vita, è la mia canzone”. Insieme all’ultima apparizione all’Olympia, ove cantò la propria vita, quello fu il suo combattimento finale.
Parlando di musica, quando quel vecchio mattacchione di Sir Elton John scrisse, assistito dal produttore Andrew Watt, le prime bozze di Ordinary Man, Ozzy disse: “è mia”.
Allora il grande Andrew Watt chiamò sia Slash e Duff McKagan dei Guns N’ Roses che Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers.
Cosi nacque quella canzone che “forse” voleva rappresentare la vita di un uomo ordinario.
Riposa in pace vecchio Leone.
ORDINARY MAN
Ero impreparato alla fama
Allora tutti conoscevano il mio nome
Niente più notti solitarie, è tutto per te
Ho viaggiato per molte miglia
Ho visto lacrime e ho visto sorrisi
Ricorda solo che è tutto per te
Non dimenticarmi mentre i colori svaniscono
Quando le luci si spengono
È solo un palcoscenico vuoto
Va bene
Sì, sono stato un cattivo ragazzo
Sono stato più in alto del cielo azzurro
E la verità è che non voglio morire come un uomo normale
Ho fatto piangere la mamma
Non so perché sono ancora vivo
Sì, la verità è che non voglio morire come un uomo normale
Molte volte ho perso il controllo
Hanno cercato di uccidere il mio rock and roll
Ricorda solo che sono ancora qui per te
Non voglio dirti addio
Quando lo farò, starai bene
Dopotutto, ho fatto tutto per te
Non dimenticarmi mentre i colori svaniscono
Quando le luci si spengono
È solo un palcoscenico vuoto
Va bene
Sì, sono stato un cattivo ragazzo
Sono stato più in alto del cielo azzurro
E la verità è che non voglio morire come un uomo normale
Ho fatto piangere la mamma
Non so perché sono ancora vivo
Sì, la verità è che non voglio morire come un uomo normale
Sì, sono stato un cattivo ragazzo
Sono stato più in alto del cielo azzurro
E la verità è che non voglio morire come un uomo normale
Ho fatto piangere la mamma
Non so perché sono ancora vivo
Sì, la verità è che non voglio morire come un uomo normale